Class action
Riferimenti Normativi
L’azione di classe pubblica (detta anche class action amministrativa di cui all’art. 1, c. 1, del d.lgs. n. 198/2009, emanato in attuazione dell’art. 4 della l. n. 15/2009, in materia di ricorso per l’efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici). è proponibile dai “titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei per una pluralità di utenti e consumatori” nelle ipotesi nelle quali “derivi una lesione diretta, concreta ed attuale dei propri interessi” e nei casi tassativamente previsti dalla normativa, ed è finalizzata ad assicurare l’efficienza della pubblica amministrazione. L’art. 1 del d.lgs. n. 198/2009 stabilisce che presupposto per l’ammissibilità dell’azione sia “la violazione di termini o la mancata emanazione di atti amministrativi generali obbligatori e non aventi contenuto normativo da emanarsi obbligatoriamente” – espressione quindi comprensiva sia delle ipotesi di mancata che di tardiva adozione del provvedimento richiesto, in guisa da consentire la valutazione dell’efficienza dell’attività amministrativa avuto riguardo ai profili di efficienza dell’amministrazione – consentendo quindi la proposizione dell’azione collettiva sia nelle ipotesi di violazione generalizzata dei termini procedimentali che in quelle di omessa adozione di atti generali a contenuto non normativo.